Autismo e attenzione visiva per gli stimoli sociali

Link NIDA: http://www.ccm-network.it/progetto.jsp?id=programmi/2012/network-italiano-NIDA&idP=740

Link articolo: https://www.nature.com/articles/srep26395

Il Network Italiano per il riconoscimento precoce dei Disordini dello spettro Autistico (NIDA) è un progetto promosso dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con alcuni dei più rinomati enti di ricerca nazionali (tra cui IRCSS Stella Maris, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Università Campus Bio-Medico, Policlinico Universitario G. Martino di Messina e altri).

L’obiettivo del progetto è quello di studiare l’insorgenza precoce di atipie del neurosviluppo attraverso un protocollo di monitoraggio per bambini ad alto rischio di sviluppare un Disturbo dello Spettro Autistico (ASD), nel corso dei primi 18 mesi di età.

Durante le Giornate di Neuropsicologia dell’Età Evolutiva – XV edizione svolte a gennaio scorso, Elisa Di Giorgio e Giorgio Vallortigara hanno riportato alcuni dati (attualmente in fase di revisione e stesura) relativi alla presenza di difficoltà specifiche ed innate nell’orientamento dell’attenzione visiva per gli stimoli sociali in neonati ad alto rischio ASD. Gli autori dello studio, condotto in collaborazione con il NIDA, hanno sottoposto neonati ad alto e basso rischio di sviluppare ASD a compiti di attenzione visiva per stimoli sociali (ad esempio orientamento dell’attenzione verso i volti). I risultati mostrano una differenza sostanziale ed una peggior performance nei neonati ad alto rischio ASD.

I risultati ottenuti sembrano confermare quanto emerso già in letteratura negli ultimi anni, ovvero, la presenza di una difficoltà innata nell’attenzione visiva verso stimoli sociali ed un graduale declino nell’attenzione verso gli stimoli sociali già ai 4 mesi di età. Pertanto, i meccanismi attentivi, sebbene ancora in fase di studio, potrebbero rappresentare un primo indice e un primo step verso un protocollo di screening per l’ASD in età precoce.